La notizia potrebbe sembrare strana. Google ha “comperato” Nest, una società che produce termostati per ben oltre 3 miliardi di dollari!
Perchè mai il colosso di internet dovrebbe fare un investimento del genere in un settore che all’apparenza sembra avere ben poco in comune con Google?
Per diversificare prodotti e servizi starete pensando?
No, non credo. Secondo me ha fatto questo passo in una visione più ampia e futuristica. La chiave per capire questa acquisizione, secondo me, sta nel punto di forza stesso di quel prodotto, un termostato (e altri dispositivi affini tecnlogicamente), ovvero, sta in casa di tutti praticamente e tecnologicamente è un oggetto ancora abbastanza primitivo sul quale solo Nest (credo) ha avanzato idee nuove (il controllo del termostato a distanza è roba vecchia ce lo abbiamo già…).
Vi ricordate Odissea nello spazio? Secondo me l’idea potrebbe essere proprio quella e si legge chiaramente anche nel blog di Nest: https://nest.com/blog/2014/01/13/welcome-home/ “Google will help us fully realize our vision of the conscious home and allow us to change the world faster than we ever could if we continued to go it alone.“
Immaginate, una casa cosciente connessa alla rete: tra le notifiche di Google+ magari verrà fuori che c’è qualcuno in casa, il pollo è cotto, le piante necessitano di acqua e ovviamente, la casa sta andando a fuoco…
Quale migliore strumento già a noi familiare, da trasformare in quell’occhio rosso del film, se non che il buon vecchio innoquo e tranquillo termostato?